San Pietro Etraxmuros di Bosa
La Città di Bosa
Nelle immediate vicinanze del centro urbano di Bosa in località Calmedia, a breve distanza dalla sponda sinistra del fiume Temo, fra il 1062 e il 1073 il vescovo Costantino de Castra fece edificare la prima cattedrale di Bosa dedicata a S. Pietro.
La chiesa, sorta negli stessi luoghi che videro l’avvicendarsi dei Fenici, dei Punici e dei Romani, assunse la denominazione di extra muros quando la popolazione, per non soccombere alle incursioni saracene, si trasferì sulla sponda destra del fiume, mettendosi sotto la protezione del castello Malaspina costruito sul colle di Serravalle nel 1112 e andando a formare un borgo fortificato, oggi il quartiere Sa Costa, centro storico della città. Immersa nei giardini di Bosa la chiesa di S. Pietro è, nelle sue forme attuali, il risultato di almeno tre diversi momenti costruttivi. Del nucleo originario a tre navate rimane il corpo centrale, in blocchetti trachitici appena sbozzati e disposti in filari irregolari, con copertura in legno per la navata centrale e volta a crociera per le laterali.
Agli inizi del XII secolo la chiesa fu oggetto di lavori di ampliamento che videro il prolungamento delle navate verso oriente e verso il prospetto, dotando la navata centrale di nuova abside. Questi furono rimaneggiate significativamente nei restauri del 1938.
Più di un secolo dopo (fine XIII sec.) nuovi lavori di chiaro gusto gotico francese interessarono un tratto del fianco nord, corrispondente alle prime tre campatelle e il prospetto attribuito al singolare maestro Anselmo da Como.
La chiesa, sorta negli stessi luoghi che videro l’avvicendarsi dei Fenici, dei Punici e dei Romani, assunse la denominazione di extra muros quando la popolazione, per non soccombere alle incursioni saracene, si trasferì sulla sponda destra del fiume, mettendosi sotto la protezione del castello Malaspina costruito sul colle di Serravalle nel 1112 e andando a formare un borgo fortificato, oggi il quartiere Sa Costa, centro storico della città. Immersa nei giardini di Bosa la chiesa di S. Pietro è, nelle sue forme attuali, il risultato di almeno tre diversi momenti costruttivi. Del nucleo originario a tre navate rimane il corpo centrale, in blocchetti trachitici appena sbozzati e disposti in filari irregolari, con copertura in legno per la navata centrale e volta a crociera per le laterali.
Agli inizi del XII secolo la chiesa fu oggetto di lavori di ampliamento che videro il prolungamento delle navate verso oriente e verso il prospetto, dotando la navata centrale di nuova abside. Questi furono rimaneggiate significativamente nei restauri del 1938.
Più di un secolo dopo (fine XIII sec.) nuovi lavori di chiaro gusto gotico francese interessarono un tratto del fianco nord, corrispondente alle prime tre campatelle e il prospetto attribuito al singolare maestro Anselmo da Como.
E’ considerata uno dei capolavori del Romanico in Sardegna.
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Bosa (Sardegna)
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